L’epatite è una malattia acuta del fegato, che può essere molto grave.
Se ne conoscono diversi tipi, le più note sono:
- L’epatite A ( cosiddetta alimentare) con una trasmissione di tipo orofecale, cioè ci si ammala di epatite A se si mangiano cibi contaminati ed è tipica delle situazione con scarse condizioni igieniche; un esempio è l’ingestione di pesce crudo che ha stazionato in acque non molto pulite. È una patologia autolimitantesi e non grave.
- L’epatite b e c invece si trasmette attraverso il sangue e i suoi derivati (sangue, sperma, saliva…): venendo a contatto con il sangue infetto, scambiandosi siringhe usate, avendo rapporti sessuali non protetti con una persona malata, usando lo stesso spazzolino, bevendo sullo stesso bicchiere o fumando la stessa sigaretta con un malato. E’ una patologia molto grave che danneggia molto gravemente il fegato e può portare alla cirrosi e all’epatocarcinoma.
Ogni epatite ( A, B, C e altre) è trasmessa da un virus.
Gli aghi di agopuntura sono costituiti dalla parte che entra nella pelle ( di acciaio) e il manico, di un qualunque materiale diverso dall’acciaio ( di solito argento, rame…) in modo da creare un campo elettrico perchè sono due metalli diversi. Su un campo elettrico non si creano le condizioni di colonizzazione da parte di virus, quindi non ci crescono virus e l’epatite non si può trasmettere con gli aghi da agopuntura ( mentre con i comuni aghi sì perchè sono fatti di un unico metallo e non si genera un campo elettrico).
Oltre a questa considerazione, le nostre abitudini igieniche in occidente ci hanno abituato alla massima prudenza.
Pertanto per fare l’agopuntura si utilizzano più categorie di aghi:
– gli aghi bolliti per 20 minuti e utilizzati sempre dalla stessa persona
– gli aghi sterili, usa e getta, che vengono quindi smaltiti dopo ogni seduta
– gli aghi non usa e getta che vengono sterilizzati nelle apparecchiature che si usano per i ferri chirurgici, per esempio quelli dei dentisti